Katherine McCulloch, 24 anni ha ricevuto la notizia più brutta che una giovane donna possa ricevere: Le è stata diagnosticata la PID (è una infezione della parte superiore del sistema riproduttivo femminile) lasciandola incapace di concepire.
Non ha mai voluto arrendersi all’idea di non poter generare una nuova vita dentro di lei, ma non poteva fare molto la PID aveva lasciato nei suoi organi riproduttivi gravi cicatrici. Ricorda ancora oggi i traumi subiti quando andavano a trovare gli amici e guardando i loro figli li stringeva a se con dolcissimo fare materno poi ogni volta la lacrima prendeva il sopravvento.
Le ha provate di tutte ma nessuna cura esiste o è efficace, cosi si rivolse ha Gesù: “Gesù so di non essere stata costante nel donarti l’amore che tu incondizionatamente doni a me ogni giorno, distratta da mille cose, ma ho solo te aiutami”. Ricorda ancora che subito dopo senza un motivo apparente si è sentita leggera e poggiandosi una mano sul ventre ha sentito un calore fortissimo.
Due settimane più tardi va dal medico perché non si sentiva molto bene e con gran sorpresa le disse di fare un test di gravidanza. Impaziente tornò a casa dopo averlo comprato e il risultato era inequivocabile era incinta. “Quando ho fatto il test e avevo la conferma di essere incinta, non potevo crederci.Non pensavo che fosse vero.”
La gravidanza di Katherine è andata senza problemi e ha dato alla luce Brayden e Logan il 20 marzo 2015. ma mai si sarebbe aspettata che dopo 3 mesi il suo corpo era stato in grado di concepire di nuovo altra vita perché le dissero che un miracolo del genere non poteva ripetersi vista la sua condizione anche il primo di concepimento non era scientificamente possibile, ma dopo un controllo scoprì di essere nuovamente incinta e qualche mese dopo diede alla luce altri 2 gemelli Rhea e Lyra sono nati il 6 dicembre 2016 tutto nel giro di 21 mesi.
“Gesù non solo da, ma da anche più di ciò che chiediamo. E’ solo grazie a lui se oggi sono anche io una madre felice. Non demordete mai, non arrendetevi perché non siamo soli.” questo è stato il messaggio lanciato da Katherine.
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