” gesù racconta la parabola e dice che il
padre gioisce perché il figliol prodigo
era morto ed è tornato in vita
ecco io so che cosa vuol dire questo
tornare in vita spiritualmente il
peccato mi aveva legata e mi aveva
uccisa aveva un grande bisogno di tivo
della luce di dio che anche pace che
anche gioia e così piano piano
cominciato andare alla messa a ritornare
alla vita dei sacramenti la confessione
la comunione tutti i giorni la comunione
la mia scelta oggi per dire una scelta
consapevole
non è che sono fanatica o bigotta sono
consapevole e quindi ho cominciato a
capire che io lottavo con il male e per
lottare con il male ho bisogno di gesù
perché lui che vince il male
io vengo da una famiglia cristiana
praticante e con una nonna che aveva una
grande fede che mi ha tirata su che
pregava e che viveva affidandosi a dio
in quanto lei è la non vedente e mi
hanno affidato a lei quando ero
piccolissima nella culla
quindi appena nata e mi hanno raccontato
che mi teneva legata con un filo di lana
c’eravamo legate ai polsi perché se lei
che risentiva tirare il filo capiva che
io ero agitata e col film e recuperava
velocemente sono stata affidata a mia
nonna perché alla nascita mia mamma è
stata male e le hanno fatto una
trasfusione di sangue che proverà
infetto e quindi anziché migliorare la
sua condizione fisica peggiorò quindi
siete fra la vita e la morte
e anche quando poi si alzò dal letto
dopo sei mesi era provata fisicamente
quindi soprattutto i primissimi anni è
stata mia nonna la figura di riferimento
e questo per me è stata una
un’esperienza che….!