Un fedele per molto tempo ha chiesto aiuto a Dio per suo figlio gravemente malato, il suo piccolo angelo di 10 anni. E’ questa la tristissima storia appresa sul blog dei Papaboy, la testimonianza di un padre che tanto ha chiesto aiuto al Signore peril proprio figlio.
Il padre del piccolo angelo di 10 anni ha deciso di recarsi davanti al tabernacolo per chiedere aiuto a Gesù: “Ho voluto andare a trovarlo, vederlo da davanti, nel Tabernacolo. E sono andato al Santuario Nazionale del Cuore di Maria. Ricordo quel momento, e ancora mi colpisce”. Una volta davanti al tabernacolo, prebnde fiato e a gran voce chiede: “Aiutami!”. Mentre attendeva una risposta silenziosamente , sente improvvisamente una voce che gli cide gli diceva: “Aiutami”.A questo punto comincia a guardare in ogni angolo persini verso l’alto fino a quando sente una mano posarsi sulla sua spalla. Era la mano di un invalido.
Si chiese coma fosse possibile non sentire arrivare un uomo che a malapena camminava alle sue spalle, ma durarono poco le domande perché, il bisognoso continuo a dire: “Aiutami, non posso lavorare, cammino a malapena”. Le parole rivolgendosi a Dio furono una sorpresa, infatti disse al Signore: “Le sai proprio tutte”. Quindi non fece altro che aiutare l’altro bisognoso che gli chiedeva aiuto e subito dopo racconta di quanto sereno si sia sentito, era talmente preso dalle proprie preoccupazioni, di salvare ciò che di più caro aveva che si era dimenticato di quanto Gesù avesse amore indistinto per tutti.
Fu proprio a partire da quel momento che ogni suo dubbio scomparve e la frase che disse nella fine della testimonianza è stupenda, eccola:
“Dio ha modi molto simpatici di rispondere alle nostre suppliche. Ciò che accade è che a volte non ce ne rendiamo conto. Siamo concentrati su altre cose e non prestiamo attenzione. Ho saputo di molti che nella Bibbia trovano le risposte che cercano, altri le trovano nei saggi consigli di un sacerdote. Io le trovo nella Bibbia, nei sacerdoti, nel Tabernacolo, nella preghiera e nella fiducia nel fatto che Dio non mi abbandonerà”.
